PIETRAMADRE è il nome scelto per la candidatura: dalle grotte di Castellana ai trulli di Alberobello, passando per Noci e Polignano a Mare
Capitale Italiana della Cultura 2027: Alberobello, Noci, Polignano a Mare e Castellana Grotte presentano “PIETRAMADRE”
La Regione Puglia si è distinta tra le presenze territoriali in mostra alla Borsa internazionale del Turismo (BIT), evento annuale ospitato quest’anno a Milano all’Allianz MiCo dal 4 al 6 febbraio. La seconda giornata, circondata da un’atmosfera di novità e innovazione, si è trasformata nell’occasione ideale per presentare la candidatura di Alberobello “Capitale italiana della Cultura 2027”, scelta come capofila del gruppo composto dai Comuni di Alberobello, Polignano a Mare, Castellana Grotte e Noci.
“PIETRAMADRE” è il nome di questo audace concept, nato dalla collaborazione tra l’architetto Marco Piva e lo studio GEMANCO Design, insieme alle visioni delle amministrazioni comunali coinvolte. Come raccontato nel corso della conferenza di presentazione, PIETRAMADRE non è solo un concetto astratto, ma un percorso tangibile che si snoda dalla costa alla valle, rivelando tesori sotterranei plasmati dalla natura e architetture leggendarie modellate dalla civiltà.
La proposta sorprendente dei quattro comuni offre nuove prospettive di circolarità culturale, in un gioco di specchi dove il passato genera il presente in un flusso temporale infinito. Il tempo, limpido e cristallizzato nella pietra, diventa il filo conduttore di un racconto avvincente che si espande attraverso i secoli.
Il progetto PIETRAMADRE nasce da un’idea comune, dal desiderio di collaborazione di quattro comunità strettamente legate al proprio territorio. “Siamo convinti, attraverso le nostre peculiarità, di poter offrire un reale valore aggiunto ad una candidatura ‘di territorio'”, ha raccontato il Sindaco di Noci Francesco Intini. “La sfida più grande è proprio quella di programmare un territorio e realtà diverse, con le loro differenze e affinità”.
“L’obiettivo è quello di crescere, far sì che i nostri ragazzi restino a lavorare con noi e abbiano la sensazione di portare avanti un progetto che li vede coinvolti in qualcosa di grande e soddisfacente”, ha concluso il Sindaco Intini. “È proprio questo il senso profondo della candidatura: fare qualcosa per crescere insieme”.
Il Sindaco di Alberobello Francesco De Carlo, ha raccontato ai microfoni di affaritaliani.it come nasce il progetto PIETRAMADRE e perché Alberobello è stata scelta come capofila tra i comuni. “L’idea di candidare Alberobello come possibile Capitale della Cultura Italiana era già presente nel progetto di sviluppo della città stessa. Abbiamo però deciso di declinare il progetto ad un lavoro in grado di coinvolgere l’intero territorio, passando da Alberobello 2027 a ‘Alberobello – Polignano a Mare – Castellana Grotte – Noci 2027′”.
“PIETRAMADRE è un progetto che parla di noi; di un territorio che ha delle differenze e delle profonde affinità”, ha raccontato De Carlo. “Ragionando insieme, abbiamo scoperto che la pietra è l’elemento che meglio ci congiunge, proprio perché è quello che ci caratterizza. Dalla costiera di Polignano, alle grotte di Castellana, fino poi alle masserie e ai muretti e ai trulli della nostra bellissima campagna, ormai patrimonio UNESCO dal 1996”.
Come Alberobello, Noci e Castellana Grotte, anche Polignano rappresenta un’icona chiave per il turismo pugliese e nazionale. “Ad oggi, è importante mantenere costante e qualificare ancora di più l’offerta turistica di Polignano”, ha spiegato Vito Carrieri, Sindaco di Polignano a Mare. “Per riuscire in questo obiettivo, abbiamo deciso di consolidare gli eventi più importanti, conosciuti in tutto il territorio. Tra tutti, vale la pena citare l’appuntamento annuale con Red Bull e i tuffi, e il festival letterario ‘Il libro possibile’, che ha assunto un livello di importanza nazionale. Oppure ancora Meraviglioso Modugno, il festival canoro dedicato alla figura del nostro concittadino, che quest’anno verrà celebrato per tre giorni”.
“Abbiamo scelto Alberobello come capofila perchè siamo certi che, in veste di sito UNESCO, potrà darci un ulteriore valore aggiunto”, ha raccontato Domi Ciliberti, Sindaco di Castellana Grotte. “Abbiamo a disposizione un territorio meraviglioso, chiuso in un lembo di terra dalla forma perfettamente triangolare, che si estende dai 135 metri di profondità delle Grotte di Castellana ai trulli di Alberobello. La pietra è l’elemento comune, il file rouge che unisce la nostra storia e che ha portato alla scelta del nome PIETRAMADRE. Per questo, siamo certi che faremo valere la nostra candidatura”.
“Castellana Grotte ha un’importante storia alle spalle, al di là delle grotte che ne costituiscono la vera punta di diamante. Abbiamo la più antica tradizione di Italia del fuoco con la notte delle Fanove, la cultura che nasce a seguito della Peste che ha colpito Castellana del dicembre del 1690. Castellana nel corso dei secoli ha riconosciuto anche un ruolo importante alla donna; di fatti siamo l’unica comunità che è stata governata per 6 secoli da una donna, una badessa che assumeva sia i poteri temporali che spirituali: un unicum nella storia della chiesa”, ha concluso Ciliberti. “Spesso, siamo così tanto abituati ad avere contatto ogni giorno con così tanta bellezza che tendiamo a non farci caso. Eppure, c’è ancora tanto da raccontare”.