Circa mille ragazz* sono stati protagonisti dell’invio della candidatura
a Capitale italiana della Cultura 2027 di Alberobello (capofila), Castellana Grotte, Noci e Polignano a Mare
ALBEROBELLO – Il viaggio PIETRAMADRE è incominciato lo scorso febbraio quando alla Borsa italiana del Turismo (BIT) è stato ufficializzato il progetto di candidatura, a seguire – durante l’estate – l’ascolto, il dialogo, il confronto con i cittadini, le associazioni, le consulte, gli enti e la co-progettazione con i 4 tavoli tematici, poi la fase PIETRAMADRE 1.1.28 per l’eredità culturale da lasciare alle nuove generazioni, l’incontro con le imprese, l’ufficializzazione del Comitato Tecnico Scientifico, la presentazione del LOGO, e l’evento odierno con l’invio della candidatura al Ministero della Cultura per la valutazione della ‘Capitale italiana della Cultura 2027’ di Alberobello (capofila), Castellana Grotte, Noci e Polignano a Mare. Entro dicembre ‘24 sarà reso noto se la candidatura è rientrata nella diecina, a marzo ’25 l’esito definitivo.
Circa mille tra bambin* e student* accompagnati dai rispettivi Sindaci dei Comuni coinvolti, sono stati i protagonisti dell’evento odierno. Entusiasmo, gioia, partecipazione, condivisione e senso di Comunità, sono stati gli ingredienti di una giornata memorabile che traccia l’inizio di un viaggio che ci proietta nel 2057 e teorizzare il ‘Manifesto dal Futuro’ per dare risposte ai seguenti quesiti: qual è la Città in cui vorremmo vivere? Come e cosa possiamo fare per costruirla?
In virtù di questa interazione, il mondo della Scuola ha messo al servizio di PIETRAMADRE due elementi irrinunciabili che gli sono insiti: da un lato le domande che, come parte attiva della società civile, si pone sulle possibilità generative delle convivenze, dall’altro occhi nuovi per rispondere a quelle domande, ovvero gli occhi di bambin* e ragazz* del territorio, che da portatori spontanei di nuovi linguaggi sono messaggeri di nuovi pensieri ed azioni.
Durante la fase di co-progettazione che ha preceduto l’invio del dossier, agli studenti degli Istituti di ogni ordine e grado dei Comuni di Alberobello, Castellana Grotte, Noci e Polignano a mare, sono state poste domande sulla Città in cui vivono, eccone alcune: qual è l’angolo che preferiscono? quali sono i luoghi che di solito evitano e come li renderebbero attrattivi? Ci sono zone, edifici che potrebbero essere destinati ad altro? Come si spostano da un luogo all’altro? Dove si incontrano durante l’inverno? Di cosa avvertono la mancanza? Il loro futuro è targato Puglia o si immaginano altrove?
Le loro risposte, raccontando di mancanza e desiderio, hanno restituito un Manifesto dal Futuro alle Comunità di appartenenza.
Ci siamo proiettati idealmente nel 2057 quando i cittadini di Alberobello, Castellana, Noci e Polignano sentono di appartenere ad un’unica Comunità in termini di servizi socio/culturali, di accoglienza, logistici, amministrativi. I Beni culturali del territorio, comprendenti il patrimonio materiale ed immateriale, sono in RETE attraverso una gestione integrata che coinvolge le Istituzioni e gli Enti privati. I quattro Comuni sono collegati da pullman urbani e da piste ciclabili ed al centro della loro RETE c’è la Cittadella della Pietra consolidatasi attorno al Teatro PIETRAMADRE nato in occasione della Capitale italiana della Cultura 2027: uno spazio multiculturale e polifunzionale, un’opera di architettura contemporanea e di relazioni che si aggiunge ai capolavori antichi del territorio.
Coloro che al questionario del 2024 hanno risposto che andranno via dalla Puglia per studiare, ma col desiderio di tornare sperando di trovare le condizioni per rimanere, nel 2057 sono tutti qui ad abitare la Cittadella ed i dintorni. E accanto a loro giovan* cittadin* provenienti dall’Italia e dal Mondo, stabilitisi qui in modalità permanente perchè richiamati da un modello di futuro possibile.
Il valore più grande che riconosciamo ad un bando prestigioso come quello della Capitale italiana della Cultura 2027, è il suo invito alla creazione di un progetto di candidatura collettiva che consente al futuro di parlarci già oggi, attraverso bambin* e ragazz* che oggi studiano dei nostri Istituti scolastici.