Il progetto culturale dei Comuni di Alberobello, Castellana Grotte, Noci e Polignano a Mare nasce con l’intento di valorizzare e promuovere il patrimonio storico, naturale e culturale del territorio attraverso un approccio integrato che si declina sugli obiettivi strategici dell’UNESCO. Credibility, conservation, community, capacity building e communication sono le 5C a cui l’UNESCO fa riferimento per un’attuazione sostenibile, completa e inclusiva della Convenzione sul Patrimonio Mondiale. Con la stessa visione sono stati individuati i progetti di PietraMadre in un territorio che negli ultimi anni è stato messo a dura prova dal turismo di massa, aumentato esponenzialmente grazie al riconoscimento UNESCO, senza che al contempo venissero sviluppate le condizioni e le competenze per indirizzare i flussi e armonizzarli col patrimonio materiale e immateriale, ovvero con le comunità di cittadini che andavano a incrociare.
Il processo collettivo che ha guidato questa Candidatura ha generato un progetto che intende rimettere in vita – cioè in contatto con le proprie origini e con coloro che li attraversano - gli attrattori culturali di Alberobello e del territorio e crearne di nuovi, lasciando un’eredità antica e nuova al tempo stesso, incentrata sulle architetture relazionali costruite dai cittadini e dai viaggiatori, che determinano un diverso approccio al patrimonio architettonico e naturale, agli spazi pubblici e alle infrastrutture. La PietraMadre, simbolo del territorio si prepara a custodire e a raccontare, ovvero a generare una nuova narrazione dei luoghi, di chi li abita e di chi li attraversa, cercando nel passato la chiave per la creazione di un modello duraturo, cioè di un futuro sostenibile.
Credibility.
PietraMadre identifica un patrimonio unico e autentico, riconosciuto a livello internazionale, e punta a una rigenerazione di questo riconoscimento attraverso progetti che mettono in relazione la comunità locale (portatrice di verità esperita in loco) e la rete internazionale di studiosi e innovatori (portatori di competenze e nuovi stimoli comparativi), al fine di disegnare un modello esportabile di ripensamento strategico del patrimonio culturale.
Conservation.
PietraMadre custodisce il patrimonio culturale e naturale, attraverso progetti di tutela dei luoghi, garantendone integrità e autenticità, incentivando una fruizione responsabile e a basso impatto, favorendo una relazione con quei luoghi anche da parte delle nuove generazioni. L’intento è creare e mettere a disposizione di un intero Paese un modello possibile di sviluppo culturale sostenibile, che passa anche dal recupero e dalla riqualificazione dei luoghi di conservazione della cultura.
Community.
PietraMadre accoglie e favorisce l’accessibilità e l’inclusione sociale attraverso progetti che puntano all’abbattimento di barriere materiali e immateriali, coinvolgendo attivamente le comunità locali, (ri)creando un senso di appartenenza e rinforzando il ruolo partecipativo della cittadinanza, incluse le nuove generazioni, chiamate – attraverso i nuovi linguaggi dell’arte e del digitale – a farsi spettatori consapevoli prima e custodi individuali di un patrimonio collettivo poi.
Capacity Building.
PietraMadre potenzia trasversalmente le competenze delle comunità attraverso percorsi di formazione multidisciplinare e passaggio di sapere da una generazione all’altra, in entrambe le direzioni. L’intento è sperimentare nuovi metodi per lo sviluppo di nuove competenze, necessarie a rendere sostenibile dal primo gennaio duemilaventotto un nuovo modello di gestione del patrimonio, che sposti l’asse quantitativo su quello qualitativo, che racconti di destagionalizzazione, di progettazione permanente, di sviluppo dell’imprenditorialità (giovanile in particolar modo), di terreni creativi per la nascita di nuovi linguaggi, e quindi nuovi pensieri, e quindi nuove azioni.
Communication.
PietraMadre si pone come modello inedito di narrazione del patrimonio, attraverso progetti che mirano alla contaminazione tra innovazione e tradizioni, diffondono la conoscenza delle eccellenze del territorio attraverso nuovi canali digitali, raccontano con i differenti linguaggi dell’arte le storie di questi luoghi in modo coinvolgente e accessibile, sensibilizzando tanto i turisti che quella parte di cittadinanza più restia a lasciarsi coinvolgere dai processi culturali/attivatori di cambiamento. Una narrazione organica e armonizzata, frutto del dialogo costante tra Istituzioni, operatori in relazione col patrimonio e società civile, che guardano insieme alle sfide degli obiettivi dell’Agenda 2030 come si guarda la più emozionante delle albe.