Asse I: pietramadre
In natura la radice di una pietra preziosa si trova nel punto di congiunzione con la roccia madre, dove il cristallo ha iniziato a formarsi: qui la pietra ha un aspetto caratterizzato da molte inclusioni, ed è di innumerevoli inclusioni che i nostri progetti radici sono costituiti. Ciascuna delle 4 pietre preziose candidate ha radici differenti, rappresentate dalla progettazione culturale d’eccellenza già in atto sui territori di Alberobello, Castellana Grotte, Noci e Polignano a Mare, che contribuisce a definirne l’identità.
Fondanti: progetti a supporto del rafforzamento dell’identità, attività che valorizzano le radici storiche e tradizionali, e consolidano il patrimonio culturale del territorio. Pensiamo a iniziative di riscoperta e rivitalizzazione delle tradizioni locali, al recupero e alla valorizzazione dell’artigianato locale, alla conservazione e tutela del patrimonio culturale, al passaggio generazionale dei saperi anche attraverso il coinvolgimento delle scuole.
Trainanti: idee progettuali che diventano motore dello sviluppo culturale del territorio, in grado di ispirare e muovere la comunità verso un futuro innovativo, attraverso gemellaggi e studi congiunti con istituzioni culturali globali per lo sviluppo di sinergie generative. Hanno l’obiettivo di creare ponti socio/culturali che nutrano le collettività dei comuni coinvolti attraverso l’organizzazione di eventi e festival artistici di grande impatto, mostre internazionali, collaborazioni con centri di ricerca di eccellenza.
Ri-generanti: progetti che creano le condizioni necessarie per lo sviluppo culturale, fornendo risorse, infrastrutture, sviluppo di competenze. Di grande impatto le proposte afferenti a questa categoria. Tra queste: lo studio di un sistema di trasporti integrato e funzionale a garantire una mobilità sostenibile e multimodale perché ciascuno trovi il suo modo più consono per attraversare questi luoghi vivendo un’esperienza di viaggio piacevole e panoramica, in grado di esaltare le bellezze paesaggistiche e culturali della Puglia; la creazione di spazi culturali polivalenti, dotati di ogni servizio e utilizzabili come hub di coworking, sedi di residenze culturali, eventi e luoghi di incontro tra idee e mondo produttivo e complete di cohousing per ospiti esterni; la realizzazione di piattaforme digitali per la fruizione accessibile e inclusiva del patrimonio culturale; l’organizzazione di programmi di formazione professionale nel campo delle arti e dei mestieri legati all’artigianato e all’enogastronomia locale. I progetti PietraMadre intendono rendere il territorio culturalmente più accessibile e attrattivo per cittadini e visitatori. La sinergia tra il miglioramento delle infrastrutture e la promozione del patrimonio
Asse II: Elementi
Simboleggia la diversificazione e la ramificazione dei progetti culturali emersi dalle comunità locali attraverso gli elementi fisici che caratterizzano la pietra.
Venature multiple: rappresentano la ricchezza e la diversità del patrimonio culturale locale, simboleggiando le molteplici tradizioni e storie intrecciate e radicate sul territorio, che si diramano in nuove direzioni. I progetti sotto questo elemento si concentrano sulla valorizzazione del patrimonio culturale locale, sulla sua conservazione e sul miglioramento della sua accessibilità, garantendone una fruizione sostenibile e inclusiva e puntando a stimolare un nuovo turismo attento anche attraverso eventi, festival e iniziative che celebrano la storia, l’arte e le tradizioni.
Stratificazione: la pietra si forma attraverso strati accumulati nel tempo, un simbolo della crescita e del consolidamento delle idee e pratiche culturali che si sovrappongono connettendosi e si sviluppano adattandosi al contesto e modificandolo lentamente – come la cultura all’interno di una comunità. Questi progetti mirano a consolidare il legame tra patrimonio culturale e ben-essere, intercettando i principi cardine del welfare culturale, attraverso iniziative volte a garantire accesso paritario all’offerta culturale, a favorire l’incontro intergenerazionale, ad adottare l’ascolto come pratica di attivazione, con un’attenzione particolare alle categorie fragili.
Fratture naturali: le fratture nelle pietre – che creano aperture e nuove forme, movimento e diffusione – simboleggiano qui i progetti itineranti che attraversano i confini, adattandosi nei diversi comuni. Queste brecce che aprono alla contaminazione contraddistinguono progetti capaci di declinarsi sui diversi comuni della Capitale della Cultura, portatori di nuove idee, stimoli e suggestioni che fluttuano fra le varie città. Attraverso le fratture soffia il vento di cambiamento innescato dalla candidatura, che diffonde i semi raccolti lungo il percorso, stimolando curiosità e creatività attraverso l’innovazione socio/culturale, la riduzione di barriere materiali e immateriali, la creazione di reti a sostegno della fruizione culturale accessibile a tutti, in primis ai bambini, la creazione di un interesse diffuso per la riscoperta delle tradizioni culturali, la trasformazione del pubblico in cittadinanza attiva, la possibilità della comunità permanente (i cittadini), di accogliere la comunità temporanea (i turisti/viaggiatori).
Cristallizzazioni: i cristalli formati all’interno della pietra puri e vivi, incarnano la capacità di trasformazione della pietra e rappresentano la creazione di nuove idee e visioni. Si tratta di progetti innovativi e dirompenti, agiti dalle nuove generazioni e dedicati all’innovazione tecnologica, allo studio e alla ricerca, intendono favorire l’espressione giovanile, l’imprenditorialità e l’uso di nuovi strumenti e codici comunicativi per reinterpretare la cultura e promuovere nuove visioni per il futuro. Parliamo di interventi basati sulla tecnologia e i linguaggi digitali per generare una nuova fruizione del territorio evidenziando le interconnessioni fra i comuni, gli operatori della cultura e dell’accoglienza, il patrimonio artistico, culturale, naturale, architettonico e sociale.
Asse III: radici
Radici più e meno profonde sono rappresentate dalla progettazione culturale d’eccellenza già in atto sui territori di Alberobello, Castellana Grotte, Noci e Polignano a Mare, che contribuisce a definirne l’identità.
Questo Asse, che attiene alla relazione con il passato e alla valorizzazione innovativa delle tradizioni culturali consolidate, è costituito da eventi già consolidati che, all’interno del programma culturale PietraMadre2027, verranno rinnovati e potenziati (i soggetti attuatori sono già a lavoro per questo) in un’edizione speciale che celebra l’anno della Capitale italiana della Cultura.
La natura finora frastagliata di queste iniziative ci mostra subito che si tratta di appuntamenti concentrati nel periodo estivo e in parte natalizio, così come il loro radicamento nelle comunità (di cittadini e viaggiatori) ci dice che non sarebbe strategico destagionalizzarle; al tempo stesso appare chiaro come esse possano diventare il perno di qualità intorno a cui costruire, a partire dal 2027, una progettazione e una programmazione organica che punti a fare del territorio un ricettore e un attivatore culturale e sociale per 365 giorni all’anno, generando nei mesi autunnali e invernali (quelli in cui abitare la quotidianità di questi luoghi diventa più difficile) la medesima qualità dell’offerta culturale, dei servizi e dei processi di partecipazione riservata oggi ai momenti di maggiore esposizione dei Comuni (e delle comunità) coinvolti.
Oggi abbiamo certezza di aver attivato il processo di candidatura più giusto per le nostre comunità perché il vasto programma culturale di Alberobello2027, che troverà naturalmente il suo picco nevralgico nell’anno della candidatura, partirà negli anni precedenti, anzi è in parte e già avviato.
Si aspetta il 2027 lavorando perché ci trovi pronti, dotati delle competenze e delle strutture necessarie. I percorsi di formazione, le attività di coordinamento e la pianificazione operativa del programma culturale cominceranno il giorno dopo la consegna del dossier, perché prima di occuparci dell’esito finale, ci interessa che il motore sia stato avviato e che il cambiamento, che a quell’esito finale ci guiderà, è già in atto.